Dopo il decesso si devono curare una serie di formalità e di adempimenti che non sono direttamente inerenti le esequie. L’impresa Funebre Ramini vuole lasciarvi un promemoria di tutte quelle incombenze da assolvere quando in famiglia è venuta a mancare una persona. Per approfondimenti ci avvaliamo di validi professionisti che potranno rispondere a tutti i vostri dubbi.
Gli eredi devono prendere contatto con gli Istituti di credito o uffici Postali di riferimento per tutti gli adempimenti riguardanti le competenze bancarie o postali del defunto (conti correnti, depositi, cassette di sicurezza, titoli, domiciliazioni di pagamenti ecc.) e devono riconsegnare gli assegni non utilizzati e quanto di proprietà della Banca o delle Poste (Bancomat, Carta di credito ecc.). Se gli eredi non riescono a trovare tali documenti, devono immediatamente procedere con la denuncia di smarrimento, affinché la banca/posta provveda a bloccare il conto. Non appena riceve comunicazione del decesso, la banca provvede a bloccare il suo conto corrente e qualsiasi altro rapporto tra il defunto e l’istituto di credito. Questo per impedirne l’accesso a chiunque, prima che siano stati identificati gli eredi. Lo stesso accade per i conti titoli collegati al conto corrente principale. Le procure sottoscritte cessano la propria efficacia al momento del decesso, ad eccezione delle procure esplicitamente finalizzate al post-mortem. Per il conto corrente intestato al defunto, il saldo può essere riscosso solo per successione. Occorre presentare la documentazione richiesta (tra cui il certificato di morte e la copia autenticata del testamento, se c’è) per ottenere lo sblocco e per procedere alla divisione del saldo tra gli eredi. A seconda che il conto abbia un unico intestatario oppure che sia cointestato, ad esempio, con il coniuge, cambiano le azioni da intraprendere.
Conto con intestatario unico Con la comunicazione alla banca dell’avvenuta morte del titolare attraverso la presentazione di un certificato di morte gli eredi hanno il diritto di conoscere quali rapporti il loro congiunto aveva con l’istituto, ad esempio se sono presenti conti correnti attivi, libretti di risparmio, depositi di somme, custodia di titoli, azioni. Soltanto quando la pratica di successione verrà risolta, il conto sarà sbloccato ed i legittimi eredi potranno avere accesso al beni del defunto
Per poter acquisire il patrimonio del parente deceduto occorre necessariamente versare delle imposte. Entro 12 mesi dalla data del decesso occorre recarsi all’Agenzia delle Entrate e compilare un modulo da consegnare nella banca in cui il familiare scomparso aveva il conto corrente oppure dei soldi investiti. La tassa di successione varia da un minimo del 4% ad un massimo dell’8% del valore dei risparmi. C’è solo un caso in cui non si paga nulla: quando non vengono superate le franchigie, fissate in base ai vincoli di parentela con il defunto. Per avviare le pratiche di successione, dovranno essere presentati in banca il certificato di morte del titolare del conto, lo stato di famiglia, il saldo del conto e l’eventuale copia del testamento. La dichiarazione di successione permette agli eredi di entrare in possesso, pro quota, delle quote che fino al giorno precedente al decesso erano di proprietà del defunto. I beni del defunto possono essere cointestati con altre persone (coniuge, figli ecc..), nella dichiarazione di successione andranno indicate esclusivamente le quote di proprietà del defunto.
Le imposte possono essere pagate presso un qualsiasi sportello bancario, postale o esattoriale con l’apposito modello F24. La ricevuta dell’avvenuto pagamento deve essere presentata insieme alla pratica di successione all’Agenzia delle Entrate.
Quando non è necessario presentare la dichiarazione di successione : nelle seguenti ipotesi che devono risultare da apposita dichiarazione scritta del o dei beneficiari:
• l’eredità sia devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto;
• l’attivo ereditario abbia un valore non superiore a euro 100.000,00 e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Entro i 30 giorni successivi dalla registrazione della dichiarazione di successione, occorre inoltre presentare la richiesta di voltura degli immobili presso gli uffici del Catasto. Gli eredi possono compilare e presentare personalmente la dichiarazione di successione oppure possono rivolgersi a professionisti come notai, avvocati, commercialisti, oppure rivolgersi ad associazioni di categoria o sindacati.
Coniuge | Figli | Quota legittima | Quota disponibile | Diritto Abitazione |
---|---|---|---|---|
sì | no | 50% | 50% | Al coniuge superstite |
sì | sì, ma uno solo | 33% al coniuge e 33% al figlio | 33% | Al coniuge superstite |
sì | sì, più di uno | 25% al coniuge, 50% ai figli (da dividere in parti uguali) | 25% | Al coniuge superstite |
no | sì, ma uno solo | 50% | 50% | |
no | sì, più di uno | 66,66% (da dividere in parti uguali) | 33,33% | |
no | no | ---- | 100% (solo se mancano gli ascendenti) |
Del decesso deve essere informato il datore di lavoro. Occorre verificare il diritto alla liquidazione della retribuzione maturata, mensilità aggiuntive e ferie non godute; il diritto alla liquidazione dell’indennità sostitutiva del preavviso e dei trattamenti di fine rapporto o di fine servizio. Il diritto degli eredi a richiedere tali somme si prescrive in 5 anni dalla data di morte. TFR Le indennità di preavviso e di fine rapporto, dovute dal datore di lavoro alla morte del dipendente devono essere corrisposte al coniuge, ai figli e, nel caso che vivessero a carico del prestatore di lavoro, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo grado. L’indennità che spetta per la prestazione d’opera del defunto non cade nella successione, perché matura per fatto della morte quindi successivamente a questa. Pertanto l’indennità non rientra nell’asse ereditario e non è soggetta a imposta di successione.
ASSICURAZIONI Nel caso di decesso di un familiare, si deve informare, fornendo il relativo atto di morte, le società intestatarie di polizze sugli infortuni o sul rischio morte o sui veicoli. Rivolgersi all’agenzia assicurativa di competenza. Gli eredi hanno anche l’obbligo di effettuare il cambio di intestazione dell’assicurazione dell’auto. In merito alle assicurazioni sulla vita, occorre presentare immediata denuncia alla società assicuratrice e attendere le disposizioni conseguenti. Sarà bene ricordare che i premi di queste assicurazioni non sono tassabili e che, quindi, non devono essere riportati nelle dichiarazioni di successione. Le compagnie di assicurazione sono tenute a risarcire tutti i danni subiti in conseguenza di incidente stradale. La procedura deve essere attivata nel più breve tempo possibile per non pregiudicare una tempestiva istruttoria della pratica; in ogni caso il codice civile prevede che il diritto al risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli di ogni specie si prescrive in due anni.
La pensione di reversibilità, o pensione ai superstiti, è una prestazione che viene riconosciuta ad alcuni familiari del lavoratore o del pensionato deceduto iscritto presso una delle gestioni dell’INPS: in particolare, la prestazione si chiama pensione di reversibilità se l’assicurato era già pensionato al momento del decesso, e pensione indiretta se l’assicurato lavorava ancora.
A chi spetta: la pensione ai superstiti spetta al coniuge (se divorziato, per il diritto al trattamento deve essere beneficiario di un assegno divorzile), ai figli (sino a 26 anni se studenti universitari, sino a 21 anni, se studenti delle superiori, altrimenti sino alla maggiore età, o senza limiti di età se inabili) e, in mancanza, ai genitori over 65 senza pensione o ai fratelli ed alle sorelle inabili. Perché possa essere riconosciuta la reversibilità ai familiari diversi dal coniuge, è necessaria anche la vivenza a carico del defunto: la vivenza a carico è presunta per i figli minori, mentre deve essere provata per gli altri familiari.
Limiti di reddito: i limiti di reddito variano ogni anno, perché si basano sull’ammontare del trattamento minimo di pensione. La pensione ai superstiti viene ridotta se il beneficiario possiede anche altri redditi. La decurtazione della pensione di reversibilità, in tali casi, può variare dal 25% al 50%.
A quanto ammonta : l’importo della pensione di reversibilità, che decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello del decesso del lavoratore ovvero del pensionato, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda, corrisponde a una percentuale della pensione che era in pagamento al pensionato deceduto o che sarebbe dovuta essere liquidata. Le percentuali da applicare variano in base ai familiari aventi diritto: 60%, solo coniuge; 70%, solo un figlio; 80%, coniuge e un figlio o due figli senza coniuge; 100% coniuge e due o più figli o tre o più figli; un genitore (over 65): 15%; due genitori (over 65): 30%; un fratello o sorella (celibe/nubile): 15%; due fratelli o sorelle (celibe/nubile) : 30%; tre fratelli o sorelle (celibe/nubile): 45%;
Come fare domanda:
per richiedere la pensione di reversibilità , occorre presentare domanda telematica all’Inps, previo possesso di
Pin dispositivo o di credenziali
SPiD, oppure, in alternativa, è possibile recarsi presso un Caf o Patronato. La domanda deve essere redatta su apposito modello, ossia “pensione reversibilità S01” a cui vanno allegati: • l’autocertificazione del certificato di morte, certificato di matrimonio e dichiarazione sostituiva stato di famiglia alla data del decesso; • dichiarazione di non avvenuta pronuncia di sentenza di separazione con addebito e di non avvenuto nuovo matrimonio; • dichiarazione sul diritto alle detrazioni d’imposta; • dichiarazione del reddito; • modalità di pagamento bonifico bancario o assegno se l’importo è minore dei 500 euro
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I veicoli intestati al defunto non devono essere inseriti nella dichiarazione di successione, ma è necessario variare l’intestazione al PRA a nome degli eredi e/o legatari o, eventualmente, rottamare il veicolo. Il termine per variare l’intestazione, per non incorrere in sanzioni, è di 60 giorni dalla data dell’autentica della firma sulla dichiarazione di accettazione dell’eredità. Il PRA rilascerà il certificato di proprietà digitale aggiornato - CDPD. In caso di più eredi, se solo uno di essi desidera intestarsi il veicolo, è necessario effettuare due successivi passaggi: prima si iscrive il mezzo a nome di tutti gli eredi e poi si trascrive a favore dell’unico erede che intende risultare intestatario del veicolo. E’ possibile allegare un unico atto di accettazione di eredità da parte di tutti gli eredi con contestuale vendita pro quota a favore dell’erede che chiede l’intestazione del veicolo. La registrazione è soggetta al pagamento dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) che varia a seconda del veicolo e della provincia di residenza. Rivolgersi al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), all’ACI o presso un’agenzia automobilistica.
RCA
Occorre comunicare il decesso del contraente alla compagnia assicurativa, la quale provvederà a cessare immediatamente il contratto. La classe di merito in questo caso può essere ereditata dai parenti più prossimi solo se sono conviventi. Può beneficiare invece della classe di merito del contraente defunto il coniuge in regime di comunione dei beni.
IMU
Gli eredi sono obbligati al versamento dell’IMU a nome del defunto, per tutti i mesi in cui il defunto è stato proprietario nell’anno, considerando un mese intero se il defunto ha avuto il possesso per oltre quattordici giorni. Nel momento in cui un soggetto, proprietario di un immobile, ne eredita un altro, quest’ultimo diventa “seconda casa” e, quindi, su di esso va pagata l’Imu. Nel caso del coniuge superstite, nei confronti di quest’ultimo si configura un diritto di abitazione sull’immobile adibito a residenza familiare, quindi esentato dal pagamento. TARI(TASSA COMUNALE SUI RIFIUTI)
Nel caso di decesso dell’intestatario, i familiari conviventi o gli eredi dello stesso devono provvedere alla presentazione della dichiarazione di variazione o cessazione. La denuncia di cessazione dà il diritto di essere esentati dal pagamento della tassa a decorrere dal primo giorno del bimestre solare successivo a quello in cui è stata presentata. La denuncia di cessazione non può essere presentata se l’abitazione del defunto, pur non essendo effettivamente occupata, risulti predisposta all’uso, ossia disponga degli arredi e di almeno due utenze (ad es. gas, acqua, luce). Se il coniuge o un altro parente subentra nell’occupazione dell’abitazione, deve presentare contestualmente alla cessazione, anche la denuncia di nuova occupazione, per il cambio d’intestazione della tassa. Se dovessero risultare debiti relativi agli anni pregressi, questi rientreranno nel patrimonio ereditario e dovranno essere soddisfatti da coloro che decideranno di accettare l’eredità.
CONSORZIO DI BONIFICA
Il pagamento del canone spetta a chi detiene il possesso dell’immobile alla data del 1° gennaio di ogni anno. Gli eredi devono dare comunicazione del decesso al consorzio competente per territorio.
Voltura del contratto Nel caso di contratto intestato a persona deceduta è necessario che gli eredi chiedano la cessazione della fornitura o, nel caso di subentro, la modifica tramite l’inserimento del nuovo intestatario. Per potersi intestare l’utenza di un familiare deceduto è sufficiente che il cliente subentrante dichiari di essere erede del precedente intestatario, inviando al fornitore una dichiarazione scritta, accompagnata dalla fotocopia del documento d’identità e codice fiscale. Per gli eredi del defunto la voltura è gratuita se, al momento del decesso, erano già domiciliati all’indirizzo in cui vogliono richiedere la voltura. Le stesse condizioni valgono anche per il coniuge dell’intestatario delle utenze.
Voltura catastale Se l’erede diventa proprietario dell’abitazione del familiare defunto allora si deve fare la voltura catastale, obbligatoria per registrare qualsiasi variazione che interviene nella titolarità di un bene immobile, quindi anche in caso di voltura di luce e gas. La variazione deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate mediante la domanda di voltura catastale. Disdetta del contratto telefonare al numero verde indicato nelle bollette e trasmettere le informazioni richieste. Per le utenze locali presentarsi agli uffici di zona con l’ultima bolletta e lettura del contatore.
Soggetto subentrante non familiare Nel caso in cui il soggetto subentrante non sia un familiare del deceduto, si parla di subentro totale o voltura umana. Si può continuare a fruire delle agevolazioni tariffarie e fiscali godute dal defunto mentre, nel caso ci fosse stato un deposito cauzionale, questo viene trasportato dal vecchio al nuovo titolare. La voltura è soggetta ai costi richiesti dal fornitore.
Documenti necessari per la voltura Se la persona che vuole effettuare la voltura è un familiare del defunto, avrà diritto allo stesso contratto, senza alcuna modifica e senza spese aggiuntive per il passaggio. Per richiedere il cambio di nominativo dovrà essere compilato un modulo dedicato. Questo modulo dovrà essere inviato al proprio fornitore per fax o posta, oppure consegnato direttamente allo sportello più vicino a casa.
Cosa serve per richiedere la voltura
Dati del nuovo intestatario: codice fiscale, carta d’identità (anche una fotocopia), recapito telefonico, indirizzo email (consigliato) Dati del precedente intestatario: nome, cognome e codice fiscale Indirizzi nuovo intestatario: residenza, fornitura e recapito delle fatture
• Il codice POD indicato sulla bolletta del precedente titolare • La lettura del contatore • La potenza impegnata in kW (indicata sulla bolletta del precedente intestatario) In caso di addebito diretto su conto corrente, anche il codice IBAN
Se il cliente non è un familiare del defunto, per intestarsi a proprio nome il contratto di energia elettrica o gas, saranno necessari i seguenti documenti: • Numero cliente dell’intestatario precedente • Dati anagrafici del nuovo intestatario • Autocertificazione della residenza anagrafica • Fotocopia di un documento di identità • Coordinate bancarie o postali per la domiciliazione delle bollette.
Intestatario defunto moroso, che fare? Il nuovo intestatario, in questo caso, è obbligato a rimborsare al fornitore gli eventuali debiti lasciati dal soggetto a cui era precedentemente intestato il contratto solo se si tratta di un familiare. In caso contrario il nuovo inquilino estraneo all’ex intestatario defunto può chiedere una cessazione amministrativa del contratto in essere.
Finanziamento a tasso zero in 12 rate anche senza reddito e busta paga
Edifici di proprietà privata.
In caso di morte del conduttore, al contratto succedono di norma gli eredi conviventi alla data del decesso; il decesso del proprietario non produce conseguenze.
Edifici di proprietà pubblica. In caso di morte del conduttore di norma al contratto succedono gli eredi conviventi alla data del decesso che siano in possesso dei requisiti indicati nella normativa regionale applicabile.
PARTECIPAZIONI SOCIETARIE O COOPERATIVE La trasmissibilità agli eredi delle quote di partecipazione possedute dal defunto è regolata dall’atto costitutivo della società. Gli eredi possono avere diritto alla liquidazione della partecipazione oppure subentrare nella società al posto del deceduto.
ARMI DA FUOCO Entro otto giorni dal decesso occorre comunicare il cambio di detenzione ai Carabinieri di zona per i successivi adempimenti. Rivolgersi ai Carabinieri
Sedi di Roma: Via Tuscolana, 501
Circonvallazione Gianicolense, 105/A
Sedi di Latina: Viale XXI Aprile, 74
Viale dello Statuto, 15
Sede di Terracina: Via Roma, 55
Sede di Codigoro: Via IV Novembre, 24
Sede di Napoli: Via Taddeo da Sessa, 73
Sede di Cercola: Corso Domenico Riccardi, 182